Azzo Rovescalli, Milano 1922

Crema (CR), 5  febbraio 1880 – 12 dicembre 1940

Spinto dal padre Teodoro, iniziò presto a suonare il violino. Si trasferisce a Milano dove frequenta il Conservatorio di Musica. Frequenta il laboratorio di Leandro Bisiach ed entrò in contatto a trent’anni con i fratelli Antoniazzi da cui ebbe le prime lezioni di liuteria. Un po’ disordinato e perseguitato dalla sventura, lavorò a Crema, Milano, Lodi, Bergamo, costruendo mille violini, quindici viole e una dozzina di violoncelli, preferibilmente modello Stradivari dell’ultima maniera. Per i fondi utilizzò anche legno d’acero della Pianura Padana (oppio). Ha usato vernice principalmente allo spirito ma anche a olio, preferibilmente giallo o giallo arancio. Ha anche riparato alcuni strumenti antichi. I suoi figli Tullio e Manlio furono suoi allievi, il che spiega il gran numero di strumenti prodotti. Tre dei suoi violini, al posto del riccio, hanno scolpito le teste di Stradivari di Hamman, Mozart e Beethoven. Lo stile dei suoi strumenti è vicino allo stile di Romeo Antoniazzi. Alla fine tornò a Crema dove morì in miseria.

http://www.archiviodellaliuteriacremonese.it/

ALTRI STRUMENTI

CLAUDIO RICCA

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